Autocertificazioni - COMUNE DI SASSO MARCONI (BO)

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COS'È L'AUTOCERTIFICAZIONE


Il D.L. 443 del 28/12/2000, il D.P.R. 444 e il 445 del 28/12/2000 hanno introdotto in modo risolutivo la possibilità di utilizzare la cosidetta autocertificazione e dettano disposizioni importanti sulla semplificazione amministrativa in genere.

L’autocertificazione va compilata a cura del cittadino in maniera autonoma, non serve recarsi in Comune e non serve alcun timbro da parte dell’ufficio anagrafe. 

Le modalità di compilazione sono le seguenti: 

  1. riempiendo il modulo, che può essere ritirato a mano negli uffici comunali; 
  2. effettuando una visura della propria scheda anagrafica e scaricando la relativa autocertificazione (già compilata) dal sito di ANPR - Anagrafe Nazionale Popolazione Residente. In quest'ultimo caso, il cittadino dovrà autenticarsi tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) oppure “entra con CIE” (utilizzando le credenziali rilasciate al momento della richiesta della Carta di Identità Elettronica) e visualizzare tutti i dati che lo riguardano e che sono conservati negli archivi dell’anagrafe.

L'autocertificazione deve essere firmata dall'interessato in presenza del funzionario dell'ufficio a cui si rilascia, altrimenti occorre allegare la fotocopia di un documento di identità valido.

 

Possono autocertificarsi:

  • Cittadini italiani e dell'Unione europea;
  • Persone giuridiche, società di persone, enti, comitati e associazioni aventi sede legale in Italia o nella Comunità Europea;
  • Cittadini extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, limitatamente ai dati verificabili o certificabili in Italia da soggetti pubblici.


L'autocertificazione può essere utilizzata nei rapporti con:

  • le pubbliche amministrazioni (compresi istituti, scuole e università, regioni, province, comuni e comunità montane, camere di commercio e qualsiasi altro ente di diritto pubblico);
  • i gestori di servizi pubblici (es. Poste, Enel, Aziende del Gas, ACI, ecc.);
  • privati che lo consentono.


L'autocertificazione non si applica nei confronti dell'autorità giudiziaria.


L'Art. 46 DPR 445/2000 stabilisce quali stati, qualità personali e fatti si possono autocertificare; nello specifico si tratta di: 

 

Dati anagrafici e stato civile:

  • Data e luogo di nascita
  • Residenza
  • Cittadinanza
  • Godimento dei diritti politici e civili
  • Stato civile
  • Stato di famiglia
  • Esistenza in vita
  • Nascita del figlio/a
  • Morte del coniuge, genitore, figlio ecc.
  • Maternità - Paternità - Separazione o comunione dei beni

 

Titoli di studio, qualifiche professionali:

  • Titolo di studio
  • Qualifica professionale
  • Esami sostenuti universitari e di stato
  • Titolo di specializzazione
  • Titolo di abilitazione
  • Titolo di aggiornamento e qualificazione tecnica
  • Qualifica tecnica
  • Titolo di formazione
  • Esami sostenuti

 

Situazione economica, fiscale e reddituale:

  • Reddito
  • Situazione economica
  • Assolvimento obblighi contributivi
  • Possesso e numero di codice fiscale
  • Possesso e numero partita IVA
  • Altri dati contenuti nell'anagrafe tributaria
  • Carico familiare

 

Posizione giuridica:

  • Legale rappresentante delle persone fisiche e giuridiche
  • Tutore
  • Curatore
  • Non aver riportato condanne penali

 

Altri dati:

  • Iscrizione in albi o elenchi tenuti dalle pubbliche amministrazioni
  • Posizione agli effetti degli obblighi militari
  • Stato di disoccupazione
  • Qualità di pensionato e categoria di pensione
  • Qualità di casalinga
  • Qualità di studente
  • Iscrizione ad associazioni o formazioni sociali.

 

NON è possibile autocertificare: 

 

  • Certificati medici, sanitari e veterinari
  • Certificati di conformità CE
  • Certificati di marchi e brevetti
  • Certificato di iscrizione nelle liste elettorali, relativamente al procedimento elettorale, cioè se la certificazione occorre:

a) a corredo dell’accettazione della candidatura in una lista per le elezioni;

b) a corredo della firma che il cittadino appone per sostenere una lista di candidati alle elezioni, o una proposta di referendum, o una proposta di legge di iniziativa popolare.


Se una persona non è in grado di rendere una dichiarazione per motivi di salute, può farlo un parente prossimo (il coniuge, i figli o altri parenti fino al terzo grado).
In questo caso la dichiarazione va resa davanti al pubblico ufficiale, indicando l'impedimento temporaneo per ragioni di salute.

Il pubblico ufficiale deve accertarsi dell'identità della persona che ha fatto la dichiarazione.



Il cittadino è responsabile di quello che dichiara con l'autocertificazione. Le amministrazioni gli danno fiducia e al tempo stesso si riservano di effettuare controlli sulla corrispondenza della veridicità delle autocertificazioni. In caso di false dichiarazioni il cittadino viene denunciato all'autorità giudiziaria e decade dagli eventuali benefici ottenuti con la falsa dichiarazione.

 

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