25 aprile 2020 - ANPI - COMUNE DI SASSO MARCONI (BO)

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ANPI Sasso Marconi
per la piazza virtuale del 25 aprile 2020

Carmela Gardini è stata segretaria della sezione Suzzi - Ventura dell'ANPI Sasso Marconi dal 1999 al 2016 (circa!)

Per rispondere alla chiamata essere comunità, Carmela Gardini condivide una riflessione sulla Pastasciutta Antifascista.

 

Sembrerà strano scegliere immagini del 25 luglio in occasione del 25 aprile Festa della Liberazione. Sono tanti i momenti che in questi ultimi 20 anni hanno lasciato un segno nel mio cuore e nella mia mente, dall'incontro con ANPI e i partigiani di Sasso Marconi, alla consapevolezza dei giovani che hanno portato avanti Memoria in Staffetta, l'Aula della Memoria e le successive manifestazioni e che ora dirigono l'Associazione. Durante le visite guidate all'Aula della Memoria di Colle Ameno abbiamo incontrato tanti giovani e fra questi i ragazzi che di anno in anno si avvicinavano all'esperienza del Servizio Civile nella nostra Città Metropolitana, ebbene quasi nessuno di loro sapeva cosa fosse successo il 25 luglio del 1943 o l'8 settembre. E' ripensando a questi vuoti nel dna di giovani che si apprestavano ad operare per la nostra società che mi sono venuti in mente quei tre giovani raffigurati nella foto dell'abbraccio e a quanto gli dobbiamo, e io in questo giorno di pace compio un gesto da ribelle e vi abbraccio tutti!

 

in foto il partigiano Bruno Monti, Carmela Gardini e Don Gallo

Il 25 luglio 2011 si svolse a Sasso Marconi organizzata dall'ANPI locale, per la prima volta in Italia, una manifestazione che riprendeva i contenuti di quanto si festeggiava da diversi anni al Museo Cervi di Gattatico: la caduta del fascismo così come la festeggiarono,  ideando la pastasciutta antifascista, i fratelli Cervi e con loro il padre Alcide e la madre Genoveffa il 25 luglio del 1943 a Campegine. Nella foto Carmela Gardini di ANPI Sasso Marconi, il partigiano Bruno Monti e l'ospite della serata il partigiano don Gallo. Negli anni successivi le pastasciutte antifasciste si sono moltiplicate e vengono ora svolte in numerosissime località di tutto il Paese.

in foto: l'abbraccio tra Don Gallo, Bruno Monti e Adelmo Franceschini

Questa immagina riprende il commovente abbraccio di  tre grandi uomini che oltre ad aver fatto la scelta giusta durante la seconda guerra mondiale hanno dedicato la loro vita a trasmettere i valori dell Resistenza, della Pace, della Solidarietà e della Fratellanza a migliaia di giovani. L'occasione fu la Pastasciutta antifascista del 2011 a Sasso Marconi

Essi sono :

al centro di spalle don Gallo che sempre dalla parte dei più deboli ha combattuto per difenderne i diritti e dar loro una speranza  e che da antifascista convinto ha portato la sua voce ovunque per difendere la democrazia e la Costituzione. Don Gallo ha rappresentato, in anni bui, una voce scomoda, egli non ha mai accettato compromessi e sia nei suoi libri che nei suoi recital ha sempre portato il suo vissuto coerente. Per queste ragioni è diventato un’icona della Resistenza civile italiana del nostro tempo.

Sulla destra il Partigiano Bruno Monti, nome di battaglia Cinno. E' stato un instancabile divulgatore della Resistenza e della Costituzione senza mai rappresentare il movimento partigiano in modo aulico ma comunicandone le sofferenze e le difficoltà così come l'importanza della scelta antifascista, portando a riflettere i ragazzi sull'essere vigili ed autonomi nelle decisioni verificando sempre le fonti delle informazioni. E' ricordato con affetto da molte generazioni di studenti che in lui hanno sentito empaticamente la sincerità, il grande cuore e la passione in difesa della Libertà, dei Diritti e dei Doveri.

Sulla sinistra Adelmo Franceschini, soldato italiano deportato in campo di concentramento l'8 settembre del 1943 dai nazisti ( IMI Internato Militare Italiano ) che alla domanda: combatti con noi o vuoi divenire nostro prigioniero? Scelse la prigionia così come altri 600.000 soldati italiani internati nei campi. Adelmo, sopravissuto all'agonia del campo di concentramento, ha portato ai giovani che lo hanno ascoltato senza fiatare la forza di chi crede fortemente nel rispetto della vita. Egli ha sempre spronato i ragazzi ad avere il coraggio delle proprie scelte e di trovare nello studio o nel lavoro le competenze per essere cittadini consapevoli.

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