Come associazione Cre.S.Ci.Te (Crescita Sociale e Civica del Territorio) aderiamo convintamente all'iniziativa di A.N.P.I alla quale ci sentiamo vicini per i valori e la storia che essa rappresenta.
Partecipiamo volentieri inviandovi un piccolo contributo fotografico per il 25 aprile da parte del nostro presidente Sergio Betti, che ora vive nella frazione del Molinaccio nel comune di Gaggio Montano.
Viste le attuali regole dovute al virus Covid-19, ognuno di noi ha limitato i propri spostamenti fuori dal lavoro e ha trascorso questo periodo nelle proprie case, nelle terrazze e i più fortunati in giardino. Nella strada davanti alla casa di Sergio si trova un cippo che ricorda i caduti del Molinaccio e di Silla, testimonianza del prezzo pagato dalla comunià locale per la libertà e, nel suo giardino da tempo c'è una targa in cemento, realizzata da uno zio che non c'è più raffigurante il simbolo del P.C.I., il partito in cui ha militato e che ha sempre difeso i valori e la memoria della Resistenza.
Partendo da queste foto e dai ricordi che ognuno di noi ha vissuto con la militanza politica o ascoltando le memorie dei partigiani, osserviamo quanto è accaduto in questi giorni drammatici e ci interroghiamo sul domani.
Pensiamo alla velocità del mondo prima del virus, ai danni ambientali che il sistema economico attuale genera, allo stile di vita frenetico con bisogni spesso generati artificialmente dalle campagne di marketing, alle difficoltà di tanti giovani di vivere autonomamente e costruire una famiglia a causa di lavori precari o della disoccupazione, alle difficoltà di chi il lavoro lo ha perso e non è più giovane, alle diseguaglianze che ci sono eppure non riescono a generare indignazione. Crediamo che a causa di questo ritmo e questa velocità il pianeta si è ammalato e anche noi, come ha detto Papa Francesco, riteniamo che "non si può restare sani in un mondo malato".
Per questo motivo, in questo tempo sospeso dove i ritmi della vita si fanno più lenti, dove il nostro pianeta ci sta mostrando gli effetti del rallentamento - pensiamo ad esempio al miglioramento della qualità dell'aria o agli animali che girano più liberamente - osserviamo ciò che accade nel mondo e riflettiamo sulla necessità di immaginare e lavorare per una società diversa, ricordandoci sempre, come dice Guccini, che "l'uomo dimentica e non impara" e sarà proprio questo uno dei compiti principali di domani, ricordare quanto è accaduto e perchè è accaduto, cominciando a lavorare dal basso, nel piccolo, per compiere azioni e iniziative volte a dare l'esempio su un futuro differente, organizzandoci, incontrandoci, discutendo e a volte anche litigando, ma riscoprendo il valore dell'essere parte di una comunità con un futuro condiviso e magari iniziare a chiedere con forza che le immense ricchezze, nascoste con trucchi contabili e abili mosse fiscali, tornino nelle comunità alle quali sono state sottratte, dato che è ormai evidente che nel mondo c'è abbastanza ricchezza per permettere a tutti di vivere dignitosamente e pacificamente.
Auguriamoci buon lavoro, perchè passata la pandemia ci sarà tanto da fare.
Buon 25 aprile, viva la Resistenza!